Il primo sbarco sulla Luna

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Quest’anno si è celebrato il 50° anniversario dello sbarcato sulla Luna. Il 20 luglio 1969 la missione spaziale Apollo 11, la quinta missione della NASA, che vide partecipare tre astronauti americani: Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins ci fu lo sbarco sulla Luna. Armstrong fu il primo uomo che mise piede sulla Luna, issare la bandiera americana e citò le queste parole: “un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”.

La missione dello sbarco fu trasmessa in diretta televisiva in mondo visione. L’esito della missione tanto attesa, dopo svariate missioni problematiche avvenute negli anni passati, ha seguito l’attenzione di tutti, basti pensare gli oltre 20 milioni di telespettatori italiani.

Erano gli anni della “guerra fredda” tra Stati Uniti e Unione Sovietica, che vedeva fronteggiare le due potenze in campo politico, ideologico e militare. L’ Unione Sovietica il 12 aprile 1961 aveva mandato per la prima volta nello spazio l’astronauta sovietico Jurij Gagarin. Gli Stati Uniti volevano   essere considerati come una grande potenza ed apparire come tale in ogni campo compresa la conquista della “la corsa allo spazio”.

Questo evento mi ha ricordato quando ho visto la mostra “NASA – A Human Adventure” nel 2018 a Milano. Un viaggio spaziale attraverso un percorso espositivo e scientifico per raccontare dal primo lancio nello spazio fino ai giorni nostri.

Sono stati esposti circa 300 manufatti originali provenienti dai programmi spaziali NASA, la maggior parte di essi in prestito dal Cosmosphere International Science Education Center e dallo Space Museum e dal U.S. Space & Rocket Center, molti dei quali sono stati nello spazio.

La NASA – National Aeronautics and Space Administration nasceva nel 1958 per volere del presidente Dwight D. Eisenhower con lo scopo di realizzare una serie di missioni sull’esplorazione umana dello spazio.

 

Approfondimenti:

Testate dei giornali italiani

Mostra “NASA A Human Adventure”

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